3. Unix dal punto di vista delle licenze BSD

AT&T, prorietario dell'implementazione originale di Unix, era un monopolio pubblicamente regolato e vincolato da una causa antitrust; non poteva vendere legalmente prodotti nel mercato del software. Poteva, tuttavia, distribuire software ad istituzioni accademiche al prezzo del supporto.

Le università adottarono rapidamente Unix dopo che una conferenza sui sistemi operativi ne pubblicizzò la disponibilità. Fu estremamente utile il fatto che Unix girasse su PDP-11, un computer 16-bit molto economico, e fosse codificato in un linguaggio di alto livello che era dimostrabilmente buono per la programmazione di sistemi. Il DEC PDP-11 aveva, in effetti, un'interfaccia hardware aperta progettata per rendere facile per i propri clienti la scrittura dei propri sistemi operativi, un'operazione allora comune. Come il fondatore di DEC Ken Olsen proclamò con una celebre dichiarazione «il software viene dal cielo quando hai un buon hardware».

L'autore di Unix Ken Thompson tornò alla sua alma mater, l'Università di Berkeley in California (UCB), nel 1975 e tenne corsi sul kernel insegnandolo riga per riga. Questo risultò infine in un sistema in evoluzione noto come BSD (Berkeley Standard Distribution). L'UCB convertì Unix a 32-bit, aggiunse la memoria virtuale e implementò la versione dello stack TCP/IP sulla quale sostanzialmente fu costruito Internet. L'UCB rese BSD disponibile al costo del supporto, sotto quella che divenne nota come la «licenza BSD». Un cliente comprava Unix da AT&T e quindi ordinava un nastro BSD dall'UCB.

A metà degli anni Ottanta una causa antitrust del governo contro AT&T si concluse con la divisione dell'azienda in diverse società. AT&T possedeva ancora Unix ed era ora autorizzata a venderlo. AT&T intraprese uno sforzo di licenziamento aggressivo a la maggior parte degli Unix commerciali di allora divennero derivati di AT&T.

Nei primi anni Novanta, AT&T querelò l'UCB per violazione di licenza in relazione a BSD. L'UCB scoprì che AT&T aveva incorporato, senza riconoscimento né pagamento, molti miglioramenti dovuti a BSD nei prodotti di AT&T, e ne seguì una lunga causa, principalmente tra AT&T e l'UCB. In questo periodo alcuni programmatori dell'UCB intrapresero un progetto di riscrittura di ogni codice AT&T associato a BSD. Questo progetto risultò in un sistema chiamato BSD 4.4-lite (lite perché non era un sistema completo; mancavano 6 file AT&T chiave).

Una lunga serie di articoli pubblicati poco dopo nella rivista Dr. Dobbs descriveva una versione di Unix per PC 386 derivata da BSD, con file sotto licenza BSD per la sostituzione dei 6 file mancanti da 4.4-lite. Questo sistema, chiamato 386BSD, era opera del programmatore William Jolitz, in precedenza nell'UCB. Esso divenne la base originale di tutti i BSD per PC oggi in uso.

A metà degli anni Novanta, Novell comprò i diritti di Unix da AT&T e fu trovato un accordo (allora segreto) per porre fine alla causa. L'UCB interruppe il supporto per BSD poco tempo dopo.

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