Molto prima che il termine «Open Source» fosse usato, esisteva del software che veniva sviluppato da associazioni informali di programmatori e che veniva liberamente scambiato. A cominciare dai primi anni Cinquanta, organizzazioni quali SHARE e DECUS sviluppavano molto del software che le aziende di hardware informatico vendevano incluso nelle loro offerte. In effetti, a quel tempo le aziende informatiche vendevano hardware; qualsiasi cosa che riducesse il costo del software e rendesse disponibile un maggior numero di programmi rendeva tali aziende più competitive.
Questo modello cambiò negli anni Sessanta. Nel 1965 ADR sviluppò il primo prodotto con licenza software indipendente dall'hardware dell'azienda. ADR competeva contro un pachetto gratuito dell'IBM originalmente sviluppato dai clienti di IBM. ADR brevettò il proprio software nel 1968. Per impedire la condivisione del suo programma, lo distribuì a condizione di noleggio di materiale il cui pagamento si estendeva per tutta la durata di vita del prodotto. ADR ne mantenne così la proprietà e poteva controllarne la rivendita e il riuso.
Nel 1965 il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti accusò IBM di concorrenza sleale offrendo software gratuito incluso nel prezzo di hardware IBM. In seguito al processo, IBM escluse il suo software; cioè, i programmi divennero prodotti separati dall'hardware.
Nel 1968 Informatics introdusse la prima applicazione di successo e rapidamente stabilì i concetti di prodotto software e azienda software, nonché alti tassi di ricavo. Informatics sviluppò la licenza perpetua che è ora uno standard nell'industria informatica e che prevede che la proprietà non venga mai trasferita al cliente.
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