In base al tipo di file che si sta modificando, nell'area di editor viene visualizzato l'editor appropriato. Ad esempio, se si sta modificando un file .TXT, viene visualizzato un editor di testo nella relativa area. La seguente figura mostra un editor aperto sul file sample.txt. Il nome del file viene visualizzato nella scheda dell'editor. Se nella parte sinistra della scheda viene visualizzato un asterisco (*), significa che l'editor contiene modifiche non salvate. Se si prova a chiudere l'editor o a uscire dal workbench mentre sono presenti modifiche non salvate, verrà richiesto di salvare le modifiche dell'editor.
Quando un editor è attivo, la barra degli strumenti e la barra dei menu del workbench contengono le operazioni applicabili all'editor. Quando una vista diventa attiva vengono disattivate le operazioni dell'editor. Tuttavia, in alcuni casi determinate operazioni potrebbero risultare appropriate nel contesto di una vista e di conseguenza rimarranno attive.
È possibile sovrapporre gli editor nell'area di editor e attivare singoli editor facendo clic sulla relativa scheda. È anche possibile affiancare gli editor in modo da visualizzare il relativo contenuto contemporaneamente. Nella seguente figura, gli editor per sample.txt e otherFile.txt sono stati sovrapposti. In seguito, in questa esercitazione, verranno fornite le istruzioni per la riorganizzazione delle viste e degli editor.
Se si apre una risorsa che non dispone di un editor associato, il workbench proverà ad avviare un editor esterno registrato per la piattaforma. Questi editor esterni non sono integrati nel workbench né incorporati nell'area di editor del workbench.
È anche possibile passare ciclicamente tra gli editor utilizzando i pulsanti di freccia indietro e in avanti nella barra degli strumenti e utilizzando il tasto di scelta rapida Ctrl+F6. Le frecce fanno spostare tra gli ultimi punti selezionati dal mouse e consentono di spostarsi tra i numerosi punti in un file prima di passare a un altro file. Ctrl+F6 mostra un elenco degli editor correntemente selezionati, per impostazione predefinita, con l'editor utilizzato prima di quello corrente selezionato. (Su Macintosh, il tasto di scelta rapida è Comando+F6.)
Sulle piattaforme Windows il workbench proverà anche ad avviare l'editor interno come un editor di documenti OLE. Ad esempio, se si modifica un file DOC, Microsoft Word verrà aperto all'interno del workbench, se installato sulla macchina. Se Microsoft Word non è stato installato, verrà aperto Word Pad.